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Come la musica ha influenzato la moda?

Una delle borse più costose al mondo, Birkin della casa di moda Hermès, prende il nome da una cantante e modella inglese, Jane Birkin. Tuttavia, il mondo della moda deve alla musica molto di più che “solo” il nome di questo accessorio di lusso. Con il mutare delle tendenze musicali, cambiavano gli outfit in giro per le strade, e le più grandi star diventavano delle guru della moda.

Come è successo che gli artisti musicali hanno iniziato a dettare le tendenze?

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Tutto ebbe inizio nella seconda metà degli anni ’40, quando nasceva timidamente una corrente artistica nota come pop art, che attingeva in gran parte al consumismo e alla pubblicità, che si sviluppò definitivamente nel decennio successivo. Sempre più persone iniziarono ad avere accesso alla radio e alla televisione, dove potevano ascoltare e guardare i loro artisti preferiti. I giovani seguirono rapidamente le loro orme, non solo canticchiando hit musicali.

La prima star a influenzare l’immaginazione del pubblico di massa fu Elvis Presley. Tutte le ragazze andavano pazze per il re del rock and roll, e ogni ragazzo voleva assomigliargli. Acconciatura caratteristica, T-shirt abbinate a giacche e pantaloni stretti sono i tratti distintivi dello stile del Re di Memphis. Elvis si vestiva spesso anche con giacche oversize e camicie con il collo a scialle. Presto milioni di persone seguirono le sue orme.

Così come gli anni ’50 appartenevano a Elvis, nel decennio successivo dovette restituire la gloria ai Beatles. I quattro di Liverpool all’inizio della loro carriera lanciarono una moda di abiti anche in versione informale. Giacche senza colletto, pantaloni a pieghe e chelsea boots presto divennero l’outfit preferito non solo dei giovani britannici.

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Dalla sinistra: chelsea Tommy Jeans, chelsea Geox, chelsea Gino Rossi, chelsea Wrangler

Lo sai che…?

Fu John Lennon, un membro dei Beatles, a promuovere gli occhiali tondi con la montatura a filo.

Tuttavia, più ci si avvicina agli anni ’70, più la sottocultura Hippie cresce in forza. I figli dei fiori trovarono sostenitori della loro ideologia anche tra i musicisti, come Janis Joplin e Jimi Hendrix. Pantaloni a campana, scarpe con plateau o con zeppa e simboli della pace onnipresenti: queste sono solo alcune delle caratteristiche di questo stile, che si concentra principalmente sul comfort. Dall’altra parte dell’oceano trionfava lo stile (e la musica) punk promosso da Vivienne Westwood.

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Dalla sinistra: sneakers Guess, sneakers Tommy Jeans, sneakers Guess, sneakers Calvin Klein Jeans

Alla fine degli anni ’70 e all’inizio degli anni ’80, nel Bronx di New York è nata un’altra forma musicale di opposizione all’establishment, ossia l’hip-hop. I suoi rappresentanti potevano essere riconosciuti per i pantaloni larghi con il cavallo basso, le felpe della tuta e le catene d’oro abbinate e, obbligatoriamente, le scarpe sportive. Il marchio indissolubilmente legato all’hip-hop è adidas, che nel 1986 ha stabilito la sua prima collaborazione in assoluto con una band musicale. La collaborazione con Run DMC è avvenuta dopo che i ragazzi hanno registrato la canzone “My adidas”. Maggiori informazioni su questa e altre canzoni, il cui leitmotiv sono le calzature, le trovi in un altro mio articolo.

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Dalla sinistra: adidas Stan Smith, adidas Superstar, adidas Gazelle, adidas Zx 2K Flux

https://www.youtube.com/watch?v=JNua1lFDuDI

Tuttavia, negli anni ’80 l’hip-hop acquisì un forte rivale, ovvero la musica pop. Insieme a essa, sulla scena dello spettacolo apparve la sua regina indiscussa, che farà tendenza per i decenni a venire – Madonna. All’inizio il suo stile era un misto di stile disco e punk ribelle. Fu lei a promuovere il tulle, le gonne svasate abbinate a giacche di pelle, le magliette con la pancia a vista e il layered look, ossia indossare diversi strati di vestiti.

Il pop, però, aveva anche il suo re, Michael Jackson. Il segno distintivo dei suoi outfit erano le giacche colorate con spalle larghe, spesso con passanti sulle spalle ed elementi dorati. A lui dobbiamo le camicie con scollatura a V e i pantaloni con bande laterali. Ai piedi del re del pop c’erano i mocassini, obbligatoriamente verniciati, e i biker boots, decorati con paillettes o inserti metallizzati.

Negli anni ’90, l’hip-hop ha ulteriormente rafforzato la sua posizione nel mainstream. E’ stato allora che il mondo ha sentito parlare per la prima volta del gangsta rap, i cui rappresentanti erano soliti indossare pantaloni larghi della Dickies, camicie di flanella e scarpe da ginnastica Converse. Più avanti, i rapper si sono innamorati anche dei jeans. Una grande rivoluzione sono stati, invece, i coloratissimi look di MC Hammer con i pantaloni harem come protagonisti.

In opposizione al colorato pop (e poi anche all’hip-hop) c’era la musica grunge, il cui guru musicale e di moda era Kurt Cobain. I maglioni usurati oversize, i pantaloni bucati e le scarpe da ginnastica o le Dr. Martens erano elementi obbligatori negli armadi dei fan dei Nirvana.

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Dalla sinistra: Converse verdi, Converse gialle, Converse giallo zafferano, Converse bianche con scritte nere

Negli anni 2000, la musica pop era ancora più trionfante. Le tendenze venivano stabilite da Britney Spears e da Christina Aguilera, a cui piacevano i jeans a vita bassa abbinati a top corti che scoprivano la pancia. È stato allora che gli stivali bianchi sono tornati alla ribalta e hanno conquistato i cuori delle celebrità.

Nel nuovo millennio, un ruolo fondamentale nella creazione di tendenze è stato svolto da un nuovo mezzo di comunicazione, ossia da Internet. I consumatori hanno ottenuto un maggiore accesso alla musica e alla pop culture, il che ha portato a un miscuglio di stili. I musicisti pop attingevano spesso all’estetica rock, mentre i rapper – con Jay Z in testa – indossavano la camicia e i pantaloni dell’abito.

Oggi le star della musica sono anche star della moda. I cantanti diventano i volti dei marchi di abbigliamento e di calzature, e molti di loro – come Rihanna e Kanye West – hanno le loro linee di scarpe. Gli artisti continuano a creare tendenze di moda, ma attingono pure a quelle già conosciute negli anni precedenti, ad es. di due decenni fa.

Il testo originale dell'articolo è stato tradotto e adattato alla versione italiana del blog escarpe.it da Maja Sobon.
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