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Lo sai da dove derivano i nomi di queste scarpe?

Tranne poche eccezioni, le scarpe vengono indossate senza pensare al loro nome e alla sua origine. Alcuni modelli sono chiamati con i codici che sottolineano lo stile, altri traggono l’ispirazione dalle città e dalla loro cultura. Altri ancora fanno riferimento a un evento o a un personaggio importante. Altri invece sono una presa in giro e un dispetto per la concorrenza, come ad es. Nike Cortez. Ecco da dove vengono i nomi delle popolari scarpe.

Nel mondo delle calzature, dietro le quinte, vengono scritte delle storie interessanti. Scopri la selezione dei modelli più famosi, che conosci sicuramente e fai colpo sugli amici dimostrando la tua conoscenza sull’argomento!

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A mio modesto parere, non esiste il modello più iconico delle scarpe da ginnastica Converse Chuck Taylor, come dimostra il fatto che compaiono spesso nei film. Ovviamente a patto che escludiamo dal processo le emozioni e guardiamo la storia. Si sa che Chuck Taylor era un cestista. Un fatto meno noto della sua vita è che la sua attività principale fosse l’introduzione delle innovazioni nel marketing. Anche se può sembrare strano per un uomo nato nel 1901.

All’inizio degli anni ‘20, Taylor, essendo in cerca di lavoro, andò alla sede centrale di Converse a Chicago. Praticamente all’istante fu assunto come venditore, perché propose all’azienda che migliorerà il modello di scarpe da ginnastica All Star. Per 40 anni Taylor girava per gli USA vendendo proprio queste calzature. Ma poiché in passato era un giocatore di basket, creava anche delle cliniche per educare i futuri giocatori. Il cognome Taylor comparve nel nome della scarpa nel 1932, dove è presente tuttora.

Con le Chuck giocavano le star NBA come Larry Bird e Magic Johnson. Le adoravano i musicisti leggendari, come Kurt Cobain e Iggy Pop. Spesso vengono indossate anche dagli artisti moderni, ad es. da Snoop Dogg.

Lo sai che…?

Ogni giorno vengono vendute circa 270 mila paia di Converse Chuck Taylor. Tali dati sono stati forniti nel 2015 da Geoff Cottrill, il GM della Converse. È stato un bellissimo risultato per la Nike, di cui Converse fa parte dall’anno 2003. Al momento dell’acquisizione era sull’orlo della bancarotta.

Per altri fatti curiosi sulle Converse Chuck Taylor, ti rimando all’articolo sulla storia delle Chuck.

30 anni fa, l’ispirazione per creare le scarpe Nike Air Force fu la Cattedrale di Notre-Dame. AF1 è la creazione di debutto di Tinker Hatfield. Tuttavia, il capo designer fu Bruce Kilgore. Il nome di questo modello, il primo della linea Nike Basketball, fa riferimento all’aereo presidenziale Air Force One. Semplicemente. Questo non è il suo unico legame con l’aviazione, perché molti suggerimenti in fase di progetto sono stati forniti dai biomeccanici, istruttori e ingegneri aeronautici.

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Adidas Stan Smith è uno dei modelli più popolari di sneakers adidas. Soprattutto in versione bianca è la quintessenza delle scarpe adatte sia per una serata fuori, per il campo da tennis, per una domenica in centro o in un bel ristorante. Il loro nome deriva dal nome e cognome di un leggendario tennista degli anni 1960-1980. La cosa interessante è che per poco, invece di Stan Smith, chiameremmo questa scarpa Robert Haillet. Anche Haillet era un giocatore di tennis di origine francese. Adidas però ha rinunciato all’idea originale quando il tennista ha terminato la sua carriera all’inizio degli anni ‘70.

Per il progetto delle scarpe minimaliste da corsa Nike Roshe Run è responsabile Dylan Raasch, a cui è stato assegnato il compito di creare delle calzature che costino meno di 100 dollari. La difficoltà stava nel fatto, che la scarpa doveva essere dotata di tecnologie Nike, che contraddistinguevano la marca sul mercato.

Raasch è un fan della meditazione tradizionale e un aspirante Maestro Zen. La scarpa, anzi il suo nome, è un cenno al termine Roshi, che in parole semplici, significa un insegnante spirituale. Per motivi legali, è stata leggermente modificata la trascrizione del nome della scarpa e la sua pronuncia (l’argomento di cui si discute, perché non si sa ancora se è rosce o rosci).

Le scarpe Converse saranno sempre associate alle sopracitate Chuck. Jack Purcell non è così noto come il classico del basket, ma non si può fare a meno di notare che tuttavia ha dei fan. Jack Purcell è stato un famoso giocatore di badminton e campione del mondo nel 1933. La sua carriera è incredibile: da quando vinse il campionato fino al 1945, Purcell era invincibile. Le scarpe in cui giocava dal 1935 diventarono un trend, ma allora non si chiamavano Converse. Purcell collaborava con BF Goodrich, e i diritti per le sue famose scarpe Converse acquisì soltanto negli anni ‘70.

Nel 1992, Toshikazu Kayano lavorava per Asics da appena cinque anni. Gli hanno assegnato il compito di creare una nuova scarpa per i runner, che doveva essere caratterizzata da un design moderno, dall’impiego di tecnologie avanzate, e allo stesso tempo soddisfare le aspettative dell’attuale clientela del brand. Ovviamente il nome delle scarpe deriva dal cognome del designer.

Proprio come ora, anche negli anni ‘70 del secolo scorso esistevano le celebrità e gli influencer, che erano un’ispirazione per gli altri. Uno di questi fu il giocatore di New York Knicks, Walt Frazier, che era un simbolo di stile. Frazier ha richiesto a Puma, le scarpe della quale indossava per giocare, un modello personalizzato di Suede, che fosse più leggero e un po’ più largo dell’attuale. Il nuovo stile in Puma fu chiamato… Clyde, dal soprannome di Frazier. E perché il cestista veniva chiamato Clyde? Perché vestiva in modo stiloso, come il leggendario criminale Clyde Barrow.

Conosciute benissimo dal film Forrest Gump, le Nike Cortez bianche con il logo rosso, furono lanciate sul mercato nel 1972 durante le Olimpiadi estive in Germania. C’è da dire che queste scarpe da running hanno una storia davvero assurda.

Devono il loro nome al conquistatore spagnolo, Hernán Cortés. Fu proprio lui ad abbattere l’impero azteco. Perché ne sto parlando? Inizialmente Phil Knight e Bill Bowerman (fondatori della Nike) volevano chiamarle Aztec, ma il loro più grande rivale, adidas, aveva nel portfolio le scarpe chiodate che si chiamavano Azteca Gold. Si dice che adidas minacciava di fare causa alla Nike, nel caso avesse usato lo stesso nome.

Questo sarebbe troppo per il modello Cortez, che ha già passato una guerra con Onitsuka Tiger relativa al modello Corsair (in pratica, la scarpa è stata progettata dai fondatori della Nike, quando collaboravano con Onitsuka, ossia la futura Asics). Dunque, Cortez ha un doppio fondo, anzi due…

Come puoi vedere, quanti modelli di scarpe, tante storie ad esse associate!

Il testo originale dell'articolo è stato tradotto e adattato alla versione italiana del blog escarpe.it da Maja Sobon.
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